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Macario

Erminio Macario, attore autore regista produttore, è uno dei maggiori protagonisti dello spettacolo italiano del 900. Nasce a Torino il 27 maggio 1902 alle ore 12.
Da attore con i guitti a comico del varietà con la divina Isa Bluette con cui nel 1928 introduce in Italia la famosa passerella. Scritturato dal Casinò di San Remo, Macario causa la recessione del '29 è costretto a retrocedere nell'avanspettacolo dal quale, dopo l'esortazione di Petrolini, si toglie nel '35 debuttando al Teatro Lirico di Milano con Mondo Allegro. Macario diventa il creatore della grande rivista musicale italiana in cui, per la prima volta, tutto ruota intorno alla figura del comico mattatore dello spettacolo. Nel 1938 con la rivista a filo conduttore Piroscafo Giallo anticipa la commedia musicale 20 anni prima di G.& G. Macario inventa la maschera di Macario con il suo famoso ricciolo nel 1938, anno in cui il suo personaggio diventa un fumetto disegnato da Manca su Il Corrierino dei Piccoli. Nel 1939 ottiene grande successo al Festival di Venezia con un film satirico in tempi in cui la satira è proibita: Imputato alzatevi! di M. Mattoli scritto dagli autori del Marc'Aurelio. Seguono i film Lo vedi come sei?, Non me lo dire! e Il pirata sono io! Fra gli sceneggiatori: Metz, Marchesi, Steno, Maccari, Manzoni, Guareschi, Fellini. Nel 1940 Macario-Wanda Osiris è già coppia mitica. Suo famoso partner Carlo Rizzo che diventerà con Mario Amendola il maggiore autore della comicità macariana. Nello stesso anno alla ribalta appaiono per la prima volta le donnine di Macario, di cui il prototipo è Lilly Granado. Fra i suoi successi discografici dell'epoca L'ultimo gigolò, Macariolita Camminando sotto la pioggia
Mentre nel dopoguerra Macario mantiene la maschera di Macario e i suoi spettacoli assumono proporzioni hollywoodiane, nel cinema cambia registro. Macario con il volto disfatto dagli eventi è protagonista del primo film comico neorealista Come persi la guerra scritto da Monicelli e Benvenuti, Pinelli e Steno. Diretto da C. Borghesio il film premiato al Festival di Locarno viene distribuito in tutto il mondo. Il primo anti-eroe del cinema italiano interpreta nel 1951 il suo miglior film Il monello della strada di C. Borghesio: considerevole il contributo del compositore Nino Rota. Nel 1952 Macario conquista Parigi con la rivista Votate per Venere e sposa in seconde nozze Giulia Dardanelli dalla quale ha due figli: Alberto e Mauro. Negli anni '50 Macario è fra i più grandi industriali dello spettacolo italiano. Con la rivista Made in Italy di Garinei e Giovannini riforma nel '54 la mitica coppia Macario-Osiris. Polizia, carabinieri, vigili del fuoco intervengono ovunque per arginare la ressa ai botteghini: la media giornaliera di incasso è di 1 milione.
Riconosciuto talent-scout di oltre 100 attrici fra cui Lea Padovani, Marisa Maresca, Marisa Merlini, Isa Barzizza, Lauretta Masiero, Delia Scala, Sandra Mondani, Marisa Del Frate, Gloria Paul, Raffaella Carrà, Macario avvia alla carriera gli allora giovani attori: Totò, Sordi, Tognazzi, Bramieri e Giustino Durano.
Dopo una parte drammatica nel film Italia piccola di M.Soldati (1957) Macario alterna commedie musicali al teatro di prosa. Con la commedia Finestre sul Po di Testoni, Milano, la città che lo aveva consacrato Re della rivista, lo consacra come il più grande attore comico del teatro italiano.
Fra il '58 e il '63 gira sette film con Totò, Taranto, Peppino e Fabrizi. Nel '65 la riedizione della commedia musicale Febbre Azzurra con le coreografie di G.Landi è campione d'incasso della stagione. Nel 1970 interpreta per il Teatro Stabile di Torino Le miserie d'monssù Travet. Durante gli anni '70 costituisce una Compagnia di teatro popolare piemontese in tournée nazionale. Nel '75 la commedia Due sul pianerottolo di M. Amendola e B. Corbucci con Rita Pavone, campione d'incasso della stagione, diventa il suo ultimo film. Nel '76 e nel '77 Macario è protagonista di due serie di Show del sabato sera su Rai2 Macario Uno Due e Macario Più. Ottiene 22 milioni di audience e un gradimento fra l'80% e il 90%. Al Teatro Macario di Torino Oplà giochiamo insieme! è la sua ultima rappresentazione. Per un male incurabile il commendator Erminio Macario si spegne il 26 marzo 1980 in una clinica torinese.



invito

francobollo

Si è detto di Macario "Nuova maschera della commedia dell'Arte, fratello minore di Gianduja". Macario non ha mai rinunciato alla sua torinesità rendendo, con la sua parlata, il dialetto piemontese simpatico a tutto il pubblico italiano. Negli spettacoli teatrali cinematografici e televisivi di Macario, appariva spesso la Mole Antonelliana. Oggi, nel suo 120esimo anniversario della nascita, la Mole Antonelliana viene inserita nel francobollo dedicato a Macario per evidenziare il suo profondo sentimento verso la sua Città. Alberto Macario per Bollettino Poste Italiane


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DAL CENTENARIO AL CENTOVENTENARIO DI MACARIO
PERFORMANCE DI
LUCIANA LITTIZZETTTO


1980 – 2020 QUARANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

In ricordo lo storico messaggio augurale del Presidente della Repubblica CARLO AZEGLIO CIAMPI
letto da Alberto Macario nel 2000 per il ventesimo Anniversario all’apertura dell’Evento principe
<CARO MACARIO> al Teatro Regio di Torino.

 

L’omaggio a Erminio Macario a vent’anni dalla sua scomparsa è una occasione significativa per ricordare una figura dello spettacolo particolarmente amata. Macario spaziò nella sua carriera dall’avanspettacolo alla rivista musicale, dal cinema postbellico alla commedia leggera degli anni ’60, agli spettacoli televisivi degli anni ’70, sempre affermando la sua comicità lieve e mantenendo quella sua maschera dal candore surreale che lo ha connotato come uno straordinario personaggio teatrale. Grazie alla sua capacità comunicativa fuori dall’ordinario, era vicino alla gente e in particolar modo ai bambini, che riusciva a incantare con un tono fanciullesco e un’espressione costantemente stupefatta. Erminio Macario fu profondamente legato alla sua città che tanto gli deve, ma fu anche figura di spicco a livello nazionale, e il suo teatro dai toni scintillanti ha caratterizzato un’epoca. Nel ricordo affettuoso di questo personaggio caro a tante generazioni, invio a tutti i presenti il mio più cordiale saluto ed augurio per questa manifestazione.

Carlo Azeglio Ciampi

Videolettura di Alberto Macario
 

2020 – DAI 100 ANNI DI MACARIO 2002 AI 100 ANNI DI SORDI 2020

Erminio Macario è stato fra i primissimi a far lavorare il giovane Alberto Sordi alla radio e a introdurlo nel cinema. Nel 2002 in occasione del Macario Award Speciale, istituito da Alberto Macario presidente dell’Associazione Culturale Erminio Macario nell’evento organizzato con Alessandro Nicosia (C.O.R.) per celebrare i 100 ANNI della nascita di ERMINIO MACARIO sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, con il Patrocinio del Ministero per i Beni e Attività Culturali, del Comune e Provincia di Roma, della Città e Provincia di Torino, e la partecipazione della Regione Piemonte e Cinecittà Holding, durante la manifestazione del 2 dicembre 2002 al Teatro Politeama Brancaccio di Roma è stato assegnato da Alberto Macario e Vincenzo Mollica il Macario Award Speciale ad ALBERTO SORDI. E’stato l’ultimo riconoscimento ricevuto in vita da Albertone.

Così lo ricordava Macario <Albertone l’ho incontrato per la prima volta a Roma, credo nel 1937, alla radio. Lui faceva parte della Piccola Compagnia dell’ente radiofonico, e io ero scritturato per certe trasmissioni a puntate: Il Giro del mondo in 80 giorni, Don Chisciotte. Già allora con quella sua faccia da cocco di mamma, Sordi si mostrava molto attaccato al soldo. Veniva da me e mi diceva – Ho bisogno di guadagnare, vi prego di aiutarmi, una particina sola non mi basta.- Là per là improvvisava uno show per dimostrarmi fino a che punto sapeva cambiare la voce. Era davvero di una bravura straordinaria, un Fregoli dell’ugola. Perché non accontentarlo? Gli davo tre parti, così gli toccavano tre paghe e lo facevo felice. Oggi quando Albertone mi incontra mi stritola in un abbraccione “Tutto de core” come si dice a Roma. Poi mi solleva da terra e mi coccola come se fossi un bambolotto –A Macà – dice – te ricordi di quanno facevo l’innamorato sui prati vicino a Ponte Milvio? Ammazzalo che tempi erano quelli!- Era il 1945, e Sordi faceva una simpatica particina nel mio film L’INNOCENTE CASIMIRO diretto dal regista Campogalliani. Si girava al Teatro della Farnesina e nei dintorni, col fascismo che agonizzava e sotto la minaccia dei bombardamenti. Albertone, nel film, era un innamorato tutto da ridere. E come si impegnava, caro figliolo! Era non so se la prima o seconda volta che lavorava nel cinema.> da M.Macario: Macario un comico caduto dalla luna Baldini&Castoldi

La macariocult augura alla Fondazione Alberto Sordi, a Vincenzo Mollica e Alessandro Nicosia per C.O.R. ideatori e organizzatori della geniale Mostra atta a celebrare i 100 ANNI della nascita del grande attore romano nella VILLA ALBERTO SORDI, che vengano superate le difficoltà e il disagio creato dal Covid-19 in arte Coronavirus, e tutto possa il 16 settembre accendersi e riattivarsi per magia di quel feeling che il più amato attore romano ha saputo creare e trattenere per una vita e oltre con il suo sempre più vasto pubblico. 

2020 – TORINO A 40 ANNI DALLA SCOMPARSA DI MACARIO

Video© Alberto Macario 2020

Erminio MACARIO fra I 20 VOLTI DEL CINEMA di attori e attrici che hanno interpretato alcuni loro film in Location torinesi e piemontesi, esposti nella struttura a pilastri specchiati in piazza Castello per tutto il 2020. La struttura ideata per festeggiare i 20 anni dall’apertura del Museo Nazionale del Cinema e la nascita di Film Commission Torino Piemonte è stata progettata dallo Studio di architettura di Loredana Iacopino con il sostegno della Fargo Film in collaborazione con il Museo del Cinema, Film Commission, Ministero per i Beni e Attività Culturali, Regione Piemonte e Rai.
Alberto Bolaffi <Ciao Macario!>

2020- 90 ANNI DALL'AVANSPETTACOLO A RE DELLA RIVISTA



La recessione del 1929 investe l’ascesa di MACARIO che, pur avendo conquistato il pubblico romano con la sua prima produzione teatrale al Salone Margherita < La Scoperta del Mappamondo>,  lo costringe nel 1930 all’Avanspettacolo nei Teatri Cinema dove la rivista, impoverita, si alterna alla proiezione del film. La formula vincente del comico è già quella di contornarsi d’un sipario di ballerine. Petrolini nel 1933 suggerisce a Macario il famoso ricciolo sulla fronte rassicurandolo “ Hai un viso che vale 1 milione”. MACARIO nel 1935 presenta al Teatro Lirico di Milano la prima grande rivista italiana <Mondo Allegro> con HILDE SPRINGHER, uscendo definitivamente dalla crisi.

L’invenzione della Revue femminile italiana di Macario non fu solo creazione libera e spontanea, nacque come risposta alle restrizioni censorie del regime che aveva vietato lo spettacolo satirico. Da: Café - Chantant. Bonechi Editore

<Doppio Neo> di Bel Amì . Stagione 1936 - ’37.
MACARIO fa coppia con l’attrice cinematografica LINA GENNARI e scrittura due corpi di ballo il <Broadway Stars Ballet> e il <Munchen Ballet>. Debutto di CARLO RIZZO che diventerà suo coautore e sua famosissima spalla.
Io le donne non le esponevo: Le porgevo. Per me le mie <donnine> non erano oggetti. Dovevano esprimere grazia, eleganza, gusto per il bello. E la donna è la creatura più bella che esista.” Da: Café-Chantant. Bonechi Editore

Nel 1937 MACARIO scrittura e fa coppia per 5 anni con WANDA OSIRIS inventando per lei le famose scale. La rivista a filo conduttore <Piroscafo Giallo> si distacca dalla struttura delle commedie musicali anglo-americane perché per la prima volta tutto ruota intorno alla figura del comico mattatore e deus ex-machina dello spettacolo. La capostipite delle DONNINE DI MACARIO sarà l’italo-egiziana LILLY GRANADO. Dalla passerella a Lilly Granado

Carlo Rizzo Wanda Osiris Erminio Macario

Versione Originale 78g     Trio Lescano    Da <Lo vedi come sono> Rai     Gigliola Cinquetti. Rai
Macario Mina Carrà Da <Milleluci> Rai

Nel 1939 il regista MARIO MATTOLI lo dirigerà nel film campione d’incasso <Imputato Alzatevi!> oggi cult movie. Il soggetto dell’avvocato Francini (Bel Amì) nasce come una satira sulla Giustizia. La storia è stata ambientata in Francia per superare la censura del regime. Macario presunto assassino viene assolto e diventa una applauditissima Star dello spettacolo. Da questa idea è nato lo spettacolo di Bob Fosse e il successivo film musicale di Bob Marshall <Chicago> vincitore di 6 Oscar.                                  OGGI - MARCELLO MARCHESI : Tra le quinte di <TUTTE DONNE> 1940


Macario con le sue Donnine. La prima a destra è FLORA MEDINI che diventerà soubrette e nella vita compagna di Totò.

2020 – 80 ANNI DAL FILM <IL PIRATA SONO IO!>



2020 -Si celebrano gli 80 ANNI dal film  <IL PIRATA SONO IO!> di Mario Mattoli. Il film segna l’ingresso di Federico Fellini, nella sceneggiatura cinematografica. Il primo CIAK  è stato battuto a Calafuria il 10 giugno 1940, giorno della dichiarazione di guerra e la scena è stata interrotta causa il passaggio di due bombardieri sopra il Galeone pirata costruito dai Cantieri Neri di Livorno.

Trailer - Il Pirata sono io! Film Completo - Il Pirata sono io!
MACARIOLITA
cantano MACARIO Ernesto Bonino Meme Bianchi Claudio Villa Renzo Arbore

MUSEO DELLE ARTI – EUR - ROMA dal 28 gennaio al 31 marzo 2020 in mostra:
C.A.BIXIO 100 ANNI di MUSICA e CINEMA nel ‘900 ITALIANO


In Esposizione gli Spartiti delle Canzoni di Successo composte dal padre della canzone italiana  Cesare Andrea Bixio per alcuni film di Macario. Prima fra tutte le canzoni, MACARIOLITA dal film <IL PIRATA SONO IO!>  Questa canzone di Bixio e Cherubini divenne immediatamente popolare e trainante il film stesso anche in Spagna dove il testo venne adattato per alcuni cantanti di Fado.

Su una parete della Mostra, a grandezza naturale, con Totò, Anna Magnani e Macario, il maestro Cesare Andrea e Mary Bixio.

Aria di paese

  Sul Set: Macario con un ispettore e il maestro Cesare Andrea Bixio.

COPRODUZIONE ITALO SPAGNOLA “El pirata soy yo”
REGIA: Mario Mattoli
SCENEGGIATURA: Vittorio Metz, Mario Mattoli, Steno, Marcello Marchesi, Federico Fellini
CO-AUTORI E GAGMAN SUCCESSIVAMENTEACCREDITATI: Giovanni Guareschi, Marcello Marchesi, Ruggero Maccari.
PRODUTTORE: Liborio Capitani per Capitani Film
DISTRIBUZIONE: ENIC DURATA: 78'
FOTOGRAFIA: Aldo Tonti
MONTAGGIO: Mario Serandrei
MUSICHE: Cesare Andrea Bixio e Giovanni Fusco
SCENOGRAFIA: Piero Filippone
INTERPRETI: Erminio Macario (Josè) Juan De Landa (Bieco De La Muerte) Enzo Biliotti (Il Governatore) Dora Bini (Olivia) Mario Siletti (Il Vicerè) Carmen Navascues (La Viceregina) Agnese Dubbini (La Nutrice) Katiuscia Odinzova (Lupita) Luigi Garrone (Pirata) Carlo Moreno (Pirata Cantante) Carlo Rizzo (Pedro) Pina Piovani (Una Popolana) Nino Pavese ( Pirata della ciurma di Josè) Giovanni Onorato (Ufficiale cannoniere) Vittorio Vaser (Senzocchio) Tino Scotti (Il Barbiere) Gino Scotti (Il Pirata calvo) Emilio Brunetta (Il Pirata uncinato) Giovanni Barella (Il Capocuoco) Giulio Battiferri (Il falso Pirata) INOLTRE: Iginia Armilli, Celio Bucchi, Teodoro Canaletti
DOPPIATORI: Rosetta Calavetta-Olivia



Il mio ingresso nel CINEMA è avvenuto come sceneggiatore. Ho cominciato con i film di MACARIO: Il Pirata sono io!, Lo vedi come sei? Imputato alzatevi! Grazie a Mattoli. Il suo aiutoregista era Steno che faceva parte della redazione del –Marc’Aurelio- e Mattoli ebbe l’idea, forse suggeritagli da Steno, di venire in redazione. Così, per il primo copione di MACARIO, Imputato alzatevi! Arrivò un giorno da noi, mentre qualcuno portava uno scatolone pieno di copie della sceneggiatura del film che vennero distribuite a ognuno di noi, ma anche preoccupato perché temeva defezioni nella sua scuderia giornalistica. Venivano date a ciascuno di noi mille lire, ed era passato da poco il tempo della canzone Mille Lire al Mese, con la promessa di altri compensi per le gag particolarmente buone. Ho letto il copione che sembrava fatto di pezzi del –Marc’Aurelio- e di scenette d’avanspettacolo, e ci ho lavorato con Ruggero Maccari, collega al giornale. Ci mettemmo lì a riempirlo di battutine e battutelle, di piccole invenzioni,di gag, e funzionò, nel senso che arrivarono i soldi
Federico Fellini

2020 - 70 ANNI DALLA CONQUISTA DI PARIGI CON <VOTATE PER VENERE>

Dalla grafica di ONORATO alla nuova grafica di GARRETTO

Si celebrano i 70 anni dalla conquista di Parigi di Macario con la rivista <VOTATE PER VENERE> 1950. Durante gli anni ’40 i <Super Spettacoli Macario> si presentano sempre più ricchi di scene e costumi con nuove Vedette e Soubrette e corpi di ballo sempre più mozzafiato. Fra questi: <Febbre Azzurra> <Le educande di San Babila> <Follie di Amleto> <La Bisbetica sognata> . L’allestimento di <Oklabama> del 1948 è di 30 milioni di lire ma è con la rivista <VOTEZ POUR VENUS> di Orio Vergani e Dino Falconi che Macario nel ’51-‘52 conquista il pubblico parigino con 6 mesi di esaurito al Teatro de l’Etoile dove per la prima dello spettacolo il generale De Gaulle lo omaggia inviando 16 corazzieri a cavallo schierati davanti all’ingresso del Teatro. Nell’edizione italiana primadonna è Elena Giusti. Nell’edizione francese Vera Rol. Nelle 3 stagioni di <VOTATE PER VENERE> recita anche  il giovane Gino Bramieri.

Votate per Venere. Istituto LUCE.

A Parigi, il giorno del mio debutto, mi si presenta un funzionario del fisco e mi domanda <<Nel vostro spettacolo ci sono seni nudi?>> <<No. Però se qui lo permettono..>> <<Ma certainement! Qui c’è la liberté! Ma dovete pagare una maggiorazione del 5% e mettete all’aria tutti i seni che volete!>> <<Ma è immorale!>> <<Immorale e non pagare il 5%>> E .Macario da: Macario Story M Ediz.

Molti sostengono che Macario, sotto il suo ricciolo fu affabile maschera. Niente di più errato. Fu assai più ineffabile che affabile, certamente non maschera: così come quello che passa per il ricciolo appiccicato sulla sua fronte, meglio può intendersi oggi, come un punto interrogativo. Una maschera scenica, in genere, non ha invenzioni che superino se stessa, mentre le invenzioni di Macario ben affondate nella saggezza popolare, obbligano lo spettatore a un sentimento della vita assai più arioso delle limitate tavole di un palcoscenico.  A. Bevilacqua da: il Corriere della Sera

Macario al trucco nel suo camerino al Teatro Lirico di Milano dove per oltre 20 anni ha inaugurato la stagione teatrale.

MACARIO

 DORIAN GRAY
FLORA LILLO  LAURETTA MASIERO

Contorni di femmine-oggetto? Macché! Era proprio dei fauni e degli Elfi il dono di in cui evocare le forme di fate e di streghe. Ravvisabile, dunque, nelle donnine formose e gaie, il sogno eterosessuale di un comico che cercava di spingerci, oltre che al sorriso, alla favolosa contentezza dei sensi, mentre la nascita di dittature varie, politiche, belliche, pseudoculturali, rattristava negli italiani l’amore per il prossimo. A. Bevilacqua da: Il Corriere della Sera.

PARIGI ADOTTA MACARIO scrivono i giornali. Ad applaudirlo accorrono Fernandel e Josephine Baker (nelle foto), Julliette Greco e J.P. Sartre, Maurice Chevalier, Alec Guinnes e il regista Jean Renoir. Macario è protagonista del film francese <Ma femme, ma vache et moi> di Jean-Devaivre, ma poi torna dal suo pubblico italiano.

Tre delle 101 prime donne lanciate da Macario: L’ elegante ELENA GIUSTI nella rivista< Votate per Venere> 1950 - SANDRA MONDAINI nelle commedie musicali di M. Amendola e R. Maccari <L’uomo si conquista la domenica> 1956 - <E tu biondina> 1957 – <Non sparate alla cicogna!> 1958. La cantante MARISA DEL FRATE  nella commedia musicale <Chiamate Arturo 777> 1959 di G. Grimaldi e B. Corbucci. <Chiamate Arturo 777>

Non poteva, Sandra Mondaini, sfuggire al fiuto di uno scopritore di talenti come Macario. <<In un’epoca in cui gli altri padri prendevano a sberle le figlie che andavano a teatro, il mio chiamò Macario, che era un amico, e gli chiese di farmi fare la rivista.>> Con Macario Sandra raggiunge il massimo delle sue aspirazioni; lui la valorizza come attrice comica brillante, ribaltando la convenzionale immagine della soubrette tutta lusso e sorrisi.
V. Molinari da: Le mie Grandi Soubrettes. Gremese

Nota: Il Macario talent-scout aveva mostrato fin dagli inizi una predilezione per le rare attrici comiche. Nel 1927 preleva dal Varietà la frizzante soubrette Titina (Tina Cocchia) esaltando le sue doti grottesche. Nel 1948 è la volta di Pinuccia una delle tre indiavolate sorelle Nava che successivamente per la TV creerà il personaggio di Scaramacai. Verso la metà degli anni ’50 per tre stagioni porterà al successo l’irruenta Sandra Mondaini soprannominata: La Macarietta.

VALERIA FABRIZI è primadonna nella commedia musicale <Una storia in blue-jeans> 1960 di G. Grimaldi e B. Corbucci con Carlo Campanini. Successivamente è accanto a Macario nella commedia con musiche <11 su un ramo> di E. Caballo  per la regia di Vito Molinari.
LUCIA FOLLI dagli anni ’50 agli anni ’65 è quasi sempre presente negli spettacoli di Macario che di lei ha detto <Alta, statuaria, tranquilla, sicura di se. Peccato sia modesta e sdegnosa di fare colpo. Da dove le viene fuori tutto il temperamento che ha quando è in scena è un mistero.

MACARIO per Sandra Mondaini, Elena Giusti, Isa Barzizza, Marisa Merlini, Lauretta Masiero, Marisa Del Frate
Intervista Wanda Osiris Intervista Gino Bramieri

JULLIET PROWSE è la più rilevante scoperta di Macario che la vede esibirsi come ballerina al Nouvelle Eve di Parigi. Nata a Mumbai in India viene promossa all’età di 22 anni come prima ballerina e soubrette di Macario che la impone al pubblico accanto a Sandra Mondaini nella commedia musicale < Non sparate alla cicogna >. Le coreografie sono del giovane Gino Landi, altra scoperta di Macario. Nel 1960 Julliet Prowse  gira due film negli States <Can-Can> con Frank Sinatra e <Café Europa> con il nuovo idolo Elvis Presley. Curiosità : Nel 1965 Erminio Macario riceve da Julliet Prowse, tramite Vincente Gardenia che lo raggiunge al Teatro Sistina di Roma durante le repliche di <Febbre Azzurra ‘65>, la proposta di entrare nel Clan di Sinatra che gli assicura Broadway, Las Vegas e Hollywood. Macario ringrazia – Perché mai?! Io l’America l’ho trovata in Italia.
GLORIA PAUL GLORIA PAUL

Con il suo fisico straordinario insuperabile GLORIA PAUL, nata a Londra nel 1940, approda come primadonna nel 1966 in Compagnia Macario nella commedia musicale <Le sei mogli di Erminio VIII>. Nel 1976 ritorna accanto a Macario nello Show televisivo di Rai Uno <Macario Uno Due> per la regia di Vito Molinari.

Video intervista di Gloria Paul Macario raccontato da Gino Landi

    Il Macario della rivista visto attraverso 4 periodici epocali anni '40 '50

Su OGGI <L’Italia che ride> presenta nel 1958 a puntate i comici della rivista passati al cinema e alla televisione da Macario il re della rivista a Totò il principe della risata che, con Taranto, Dapporto, Fabrizi, Peppino, Tognazzi, Vianello, Bramieri e tutti gli altri, nati da un genere esaltato nel Manifesto Futurista di Marinetti e attivato dal pioniere Erminio Macario, ha strategicamente fatto la storia felice del teatro leggero italiano del ‘900.

1950 – Fabrizi, Macario, Totò, al Giubileo. Istituto LUCE    Prove di: <Tutte donne meno io>. Istituto LUCE

<Made in Italy>. Istituto LUCE
   Dario Fo ricorda Macario. Stefano Zecchi: Oltre la maschera

2020 – 70 ANNI DAL FILM <IL MONELLO DELLA STRADA>


Si celebrano i 70 ANNI da quello che oggi molti definiscono il miglior film di Macario <IL MONELLO DELLA STRADA> del 1950. Ultimo della fortunatissima quadrilogia del binomio Carlo Borghesio-Mario Monicelli che con il primo film <Come persi la guerra> 1947 campione d’incasso della stagione premiato al Festival di Locarno e distribuito in tutto il mondo, dà amplia popolarità internazionale a Erminio Macario.  A questo primo film ribattezzato in Francia <Sept Ans de Malheur> con cui Macario diventa “Il primo anti-eroe della storia del cinema italiano” (O.d.B.), seguono <L’Eroe della Strada> 1948 completamente girato a Torino e <Come Scopersi l’America> 1949 entrambi con Delia Scala e Carlo Ninchi. <IL MONELLO DELLA STRADA> 1950 con Luisa Rossi e il piccolo Ciccio Jacono, è fra i primissimi al botteghino di quell’anno con 350 milioni d’incasso in Italia. Girato a Torino e in Piemonte il film si snoda come una favola neorealista e oggi viene considerato  il film capolavoro di Macario. La sorprendente interpretazione di un Macario che passa con leggerezza dalla comicità all’intensità drammatica e dall’ironia al dolore, sorprende il pubblico e sbilancia la critica.


Nota: Per <IL MONELLO DELLA STRADA> Federico Fellini inventa la scena del Luna Park che nella notte buia si accende magicamente di luci e di suoni anticipando quella che sarà l’anima felliniana. Se la critica epocale accostò <Il Monello della Strada> a <Il Monello> di Chaplin, oggi è storicamente più giusto accostarlo a un film di Frank Capra e vederlo come precursore di un episodio del serial TV <Ai Confini della Realtà> anni ’60. Anche le musiche di Nino Rota per questo film anticipano quelle da lui stesso composte tredici anni dopo per <8 ½> di Federico Fellini.

1947
Come persi la guerra
Videoclip

1948
L'Eroe della strada
Videoclip
1949
Come scopersi l'America
Videoclip
1950 Monello della strada1950
Il monello della strada
Videoclip

La quadrilogia dei film di Carlo Borghesio ed Erminio Macario è reperibile nel cofanetto DVD edito dalla Cristaldi Film- Home video.

2020 – 60 ANNI DALLA COMMEDIA <FINESTRE SUL PO>

Erminio MACARIO nasce come attore di prosa.  Dopo l’emersione nel mondo del teatro leggero con la recessione del ’29 per non finire nell’Avanspettacolo forma una sua Compagnia di Prosa dialettale piemontese dal ‘29 al ‘31 e poi dal ‘31 al ‘32 entra nella Compagnia <La Stabile di Torino> al Teatro Rossini. Molti sono gli stravolgimenti nella carriera artistica e imprenditoriale di Macario durante gli anni ’50 che riconducono MACARIO ad affrontare il teatro di prosa. Nel ‘51 trionfa a Parigi con la rivista <Votate per Venere> in cartellone per 6 mesi, e nel ‘53 perde 122 milioni con la produzione del Film <Io, Amleto> a causa di un complotto che compromette la censura per far crollare la Macario Film. Fa coppia con Aldo Fabrizi nel film <La famiglia Passaguai fa fortuna> e con Remigio Paone riforma la mitica coppia Macario-Wanda Osirs nella Super rivista campione d’incasso della stagione ‘54 <Made in Italy> di Garinei e Giovannini. Dopo 21 anni sempre nel 1954 effettua un breve ritorno al teatro di prosa mettendo in scena <IL CONIGLIO>  di Augusto Novelli prima di passare alla Commedia Musicale diventando il talent scout di Sandra Mondaini, Julliet Prowse, Marisa Del Frate e Valeria Fabrizi. Dopo un ruolo drammatico nel film <Italia Piccola> 1957 di Mario Soldati, Macario nella stagione ’59 -'60 forma la Compagnia di Teatro Nostro e dirige il lavoro di Novelli <FINESTRE SUL PO > Gli sono accanto Carlo Campanini e Angela Cavo.

Nota: Il rapporto di pubblico tra la sua Compagnia e quella di Vittorio Gassman sulla piazza di Milano sarà in quegli anni di 15/20 mila presenze per Gassman e 150/200 mila per Macario.

1961 - PER ERMINIO E’ SEMPRE L’ANNO ZERO
Macario rivelatosi oggi formidabile comico soprattutto nel recitare commedie di repertorio è definito il miglior comico (di prosa) che abbia oggi l’Italia. Macario non ha esitato a riprendere una vecchia commedia dialettale bolognese <El finester davanti> ribattezzata nella nuova edizione <Finestre sul Po>. Macario ha dato corpo e rilievo a una figuretta di prete che in altre rappresentazioni dello stesso lavoro aveva avuto un rilievo soltanto marginale. Il bravo Macario sta girando l’Itala con un successo artistico e di cassetta clamorosi. Le repliche a Milano e a Torino non furono di settimane ma di mesi e le file di automobili fuori dai teatri, degne della Scala e dell’Opera.  Abbiamo certo perduto, per molti anni, sulla scena di prosa un attore di primo piano, ma per fortuna nostra e sua, lo conquistiamo ancora in tempo utile e proprio, il caso vuole, nell’anno commemorativo dell’Unità d’Italia, in quello che sarà per lui da considerarsi l’anno zero della nuova vita d’artista. Lorenzo Ruggi / Estratto


Erminio Macario (Don Cavagna) al centro fra Carlo Campanini e Angela Cavo.                        Macario visto dai critici

2020 – 50 ANNI DALLA COMMEDIA <LE MISERIE D’MONSU’ TRAVET>


Macario chiude l’attivissimo decennio ’60 -’70 (in cui si è confermato agli inizi, attore e regista di grande qualità con la novità di Enrico Bassano e Dario Martini < La bela Rosin> commedia inserita nelle Celebrazioni per l’Unità d’Italia in cui era fiancheggiato da Maria Fiore, Carlo Campanini e Cesare Bettarini) con una produzione del Teatro Stabile di Torino che propone a Macario un personaggio impegnativo del Teatro Piemontese, il Travet  di Vittorio Bersezio. Lo spettacolo inaugurò a Cuneo il restaurato Teatro Toselli, per passare poi a Torino al Teatro Alfieri e al Teatro Erba.

< Le miserie 'd Monsuu' Travet > audio. Riduzione M. Scaglione

La critica. Alberto Blandi La Stampa <Macario è di una sobrietà e di un’intensità, specialmente negli scoppi drammatici, sorprendente. Caso mai, preme sul pedale dell’intimismo e dire che gli sarebbe facile tralignare seguendo l’invito del pubblico..> Piero Perona Stampa Sera  <Macario è tornato con successo alla prosa d’autore. Sapeva benissimo di essere forse l’unico a tentare la sorte con buone probabilità, ma nicchiava, trattenuto da pudore o da disincanto, forse. …E’ giunto senza esibizionismi al momento cruciale della commedia, quarto atto: come sa fare soltanto lui. Al momento buono tutti capiscono l’angoscia del povero impiegato che ha il torto di lavorare sul serio e di avere una bella moglie. La sua sfuriata è caduta nell’attento silenzio della sala, qui il lavoro del Bersezio dimostra la sua carica patetica e drammatica> Nuccio Messina direttore del Teatro Stabile <Una tappa importante nella carriera dell’attore Macario, comico fin che si vuole, ma anche interprete drammatico di valore, intenso e vigoroso>

  Costumi di Felicita Gabetti Macario con Angela Cavo e Ivana Erbetta

2020- 50 ANNI DALL'ULTIMO INCREDIBILE DECENNIO



La nuova compagnia del Teatro Comico apre il decennio con <Bastian Contrari> di Bersezio. Macario ottiene un grande consenso di pubblico e critica con un susseguirsi di novità scritte da M. Amendola e B. Corbucci rielaborate  in dialetto da Macario per il teatro piemontese e che, semi-italianizzate, porterà in tournée nazionale. Fra queste <Achille Ciabotto medico condotto> <Che 48 in casa Ciabotto> <Stazione di servizio>. Con <Pautasso Antonio esperto di matrimonio> emerge la nuova attrice comica MARGHERITA FUMERO. Il figlio Mauro scrive per il padre l’atto unico <Un regolamento di conti> mentre il primogenito Alberto (pittore e artista visivo d’avanguardia con il nome Damiano) dopo una efficace apparizione nella farsa <I pcit fastidi> Rai per la regia di Massimo Scaglione, ottiene nel 1974 un personale successo nella commedia <Carlin Cerutti sarto per tutti>.



Lo stesso anno Macario, già interprete nel 1957 di un ruolo drammatico nel film di Mario Soldati <Italia Piccola>, dà vita strampalata al reduce Brovelli nel film <Il piatto piange> dal romanzo di Piero Chiara con Agostina Belli, Aldo Maccione, Andréa Ferréol e Bernard Blier. Regia di Paolo Nuzzi.



Nel 1975 debutto al Teatro Nuovo di Milano della commedia con musiche <Due sul pianerottolo> di Amendola e Corbucci. Un successo senza precedenti della nuova coppia MACARIO-RITA PAVONE. Esaltato dalla critica e in un numero incredibile di servizi stampa è lo spettacolo campione d’incasso della stagione. Oltre 1 miliardo di lire in quattro mesi. Musiche dei fratelli De Angelis. Coreografie di Franco Miseria. Scenografia di Felicita Gabetti. Regia Erminio Macario. Produttore Nando Milazzo. Fra i protagonisti principali Margherita Fumero e Alberto Macario. <Due sul pianerottolo> diretto da M. Amendola diventerà anche l’ultimo film di Macario. <Due sul Pianerottolo> Riduzione televisiva

     

Nel 1976 il regista Vito Molinari, Mario Amendola, Bruno Corbucci e Leo Chiosso dedicano a Macario una serie televisiva. Il <Macario Uno Due> UNO quello dalla comicità surreale della rivista e DUE quello dei personaggi delle sue commedie popolari. La serie ancora in B.N. ottiene il secondo posto di audience dopo il <Sandokan> con Kabir Bedi.



Erminio Macario con il figlio Alberto nel <MACARIO UNO DUE> e <MACARIO PIU’>

E’ a colori la seconda serie di Show del sabato sera <Macario Più> diretta da Vito Molinari, con cui la Rai nel 1978 festeggia i 50 anni di carriera di Macario. Ritornano accanto a MACARIO, le attrici da lui lanciate: SANDRA MONDAINI, MARISA DEL FRATE, GLORIA PAUL, RITA PAVONE e MARGHERITA FUMERO. Nuovo ingresso: la statuaria TIZIANA PINI che con le sue forme invade l’immaginario degli italiani. La trasmissione sfonda il tetto con 22 milioni e 800 di audience  e un gradimento intorno all’89%. <Macario Uno Due> www.raiplay.it



<A 76 anni Macario è un bambino felice. La televisione con il <Macario Uno Due> era stata una cosa nata un po’ per caso che doveva poi rivelarsi come uno dei maggiori successi della stagione. Il comico torinese era esploso in mano ai burocrati e ai programmatori sconvolti dai consensi del grande pubblico. Riproporlo nel ’78 con <Macario Più> non è soltanto un omaggio a un grande attore. E’ soprattutto una dimostrazione di affetto nei confronti di un pubblico intelligente e candido e di un comico rimasto fortunatamente bambino>.  Luigi Bianco. Estratto dal n°47 di <Sorrisi e Canzoni> 1978



A Torino l’imprenditore Bruno Aguì dai sotterranei del settecentesco Palazzo Juvarra in via Santa Teresa 10  a cinquanta metri da piazza San Carlo, ricava un Teatro battezzandolo TEATRO MACARIO. Uno spazio sopranominato “La Bomboniera” per l’anziano attore che entusiasta progetta nuove rappresentazioni con il figlio Mauro. Le burocrazie e interessi cittadini contrastanti ritardano l’inaugurazione prevista con <Sganarello medico sifaperdire> 1977 di C.M. Pensa e M. Macario con cui Macario inaugurerà il suo Teatro solo l’anno dopo nel 1978. Con lui la mitica spalla Carlo Rizzo.



Nel 1979 Mauro Macario dirige per la Rai <Buonasera con..> dove Macario interpreta personaggi del Risorgimento Italiano. La canzone della sigla <Ciao nonnino!> raggiunge la vetta della Hit Parade. Macario apre a sorpresa la stagione 1979 – ’80 del Teatro Macario con la rivista <Oplà, giochiamo insieme> di Mauro Macario e co-produce lo spettacolo musicale scritto diretto e interpretato dal figlio Alberto <Madfilth-Immondizia Pazza> che andrà in scena nel 1981. Macario accusa dolori alla schiena e sente il respiro dimezzarsi. Nel mese di dicembre scioglie la Compagnia per affrontare le cure mediche. Dopo tre mesi il 26 marzo 1980 si spegne a Torino lasciando definitivamente la scena per ritornare al suo pubblico tre anni dopo nelle 12 puntate  <MACARIO, STORIA DI UN COMICO> ideate condotte e dirette da Vito Molinari.


L'Associazione MACARIOCULT


ALBERTO MACARIO e LILIANA DE CURTIS, padrino e madrina del Salone dell' Umorismo creato da Cesare Perfetto - 100 ANNI DI CINEMA - 1995 nelle sale espositive del TEATRO ARISTON di Sanremo mostrano le pagine di due film del 1939 MACARIO in <IMPUTATO ALZATEVI!> e TOTO' in <ANIMALI PAZZI>

L'Associazione Culturale Erminio Macario - Macario Celebrazioni è una associazione no profit nata nel 2002 in occasione del Centenario della nascita di Macario, per ricordare al suo pubblico e per far conoscere alle sempre nuove generazioni la straordinarietà artistica dell'irripetibile e inimitabile grande attore torinese, attraverso l'ideazione di eventi culturali, rassegne cinematografiche e audiovisive, spettacolari mostre multimediali progettate da Alberto Macario (presidente dell' Associazione) e Felicita Gabetti (art director e vicepresidente) Mauro Macario (storico) utilizzando l'archivio grafico e fotografico e oggettistica della Associazione Culturale e della famiglia Macario; l'Archivio di manifesti teatrali e cinematografici Alberto Bolaffi, e il materiale proveniente da collezioni di Musei, Enti pubblici e privati, operatori dello spettacolo e archivi fotografici consociati.

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Gremese Editore per lo spettacolo


Le Stelle del Varietà
di Angelo Olivieri e Alberto Castellano

Rivista Avanspettacolo
Cabaret stagione per stagione
dal 1936 al 1966.



Gremese1989 - Fuori Catalogo


Le mie grandi Soubrettes
Di Vito Molinari

Stelle di prima grandezza, Stelline e Meteore. Sexy-Soubrettes e Anti-Soubrettes nell’inedito avvincente ricordo del regista capace di riaccendere la volta stellata del Varietà nel ‘900

Gremese 2017

I Grandi Comici
 di Vito Molinari

Mattatori, spalle e caratteristi in 60 anni di spettacoli tra rivista, cabaret e televisione nei ricordi del regista che ha fatto la storia della TV.


Gremese 2018

In copertina Juliet Prowse nel musicale di Macario <Non sparate alla cicogna> 1958                      www.vitomolinari.it

Libri e DVD

IN LIBRERIA
Macario mio padre
"Macario mio padre" di Mauro Macario
Campanotto editore

Un volume fotografico corredato
da un testo diaristico e saggistico



Macario mio padre
"Macario, un comico caduto dalla luna"
di Mauro Macario
Baldini & Castoldi

Consultazioni web OPAC


IN VIDEOTECA
Macario mio padre
IMPUTATO, ALZATEVI!
Medusa Home Entertainment

Il primo film comico di Macario
compie 80 anni




Lo smemorato di Collegno
Medusa Home Entertainment

Il miglior cammeo di Macario
in un film di Totò

Premio Macario Speciale 2002

Macario Celebrazioni

Art designer: Alberto Macario
Scultore: Carlo Gentile
Medaglista: Loredana Pancotto
Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, con il Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Comune e Provincia di Roma, della Città e Provincia di Torino e con la partecipazione della Regione Piemonte e Cinecittà Holding, il 2 dicembre 2002 al teatro Politeama Brancaccio di Roma si è svolta la serata per la consegna del - Premio Macario Speciale - istituito dalla Associazione Culturale Macario Celebrazioni e realizzato in collaborazione con Comunicare-Organizzando.
La giuria ha assegnato il Premio Macario Speciale a: Alberto Sordi. Marisa Del Frate. Gloria Paul, Sandra Mondaini, Gino Landi, Pietro Garinei, Miranda Martino, Massimo Scaglione, Rita Pavone, Valeria Fabrizi, Margherita Fumero.
La medaglia celebrativa d'argento L'UOMO E LA MASCHERA è stata consegnata ai famigliari in ricordo di: Totò, Ugo Tognazzi, Aldo Fabrizi, Wanda Osiris, Nino Taranto, Carlo Dapporto, Carlo Campanini, Cesare Andrea Bixio, Giovanni D'Anzi, Mario Soldati, Vittorio Metz, Steno, Leo Benvenuti, Sandro Giovannini, Giustino Durano, Gino Bramieri, Carlo Borghesio, Mario Amendola, Bruno Corbucci, Carlo Rizzo. Tutti preziosi colleghi collaboratori e amici di Macario.
La targa celebrativa è stata consegnata ai quotidiani: La Stampa, Il Corriere della Sera, Il Messaggero; e ai periodici: Gente, Oggi, Sorrisi e Canzoni.
Premio Speciale a: Mauro Macario, Maurizio Ternavasio, Antonio Forchino, Dario Reteuna, Nuccio Messina.

<Uno Mattina> Rai - Macario Award 2002
Rita Pavone - Macario Award Speciale. Presentano V. Mollica e A. Macario

Macario Award Project

Il Premio Macario Speciale, discostandosi da ogni altro Festival italiano, viene ora progettato e proposto come Macario Award. I Macario awards verranno da una giuria assegnati agli operatori di quei 5 settori dello spettacolo in cui Macario ha eccelso nei suoi 50 anni di straordinaria attività artistica. La serata conclusiva della manifestazione potrebbe essere annualmente trasmessa in televisione.
L'Associazione Culturale Macario Celebrazioni accoglierà eventuali proposte da parte dei Comuni, Province e Regioni italiane interessate a conoscere e realizzare suddetto evento.
Per contatti: Macario Award - Studio Legale Antonella Forchino E-mail: forchino@avvocatoforchino.it
Associazione Culturale Erminio Macario Domicilio Fiscale: via Ermete Novelli 11 -  00197  ROMA
E-mail: award@macariocult.it - Macariocult@tiscali.it

MACARIO CELEBRAZIONI 1938-1939 2018-2019

Macario CelebrazioniSi celebrano gli 80 anni della creazione della maschera di Macario completa di ricciolo. La maschera di Macario appare sulla copertina de IL DRAMMA del 1 maggio 1939 firmata da Boccasile autore del manifesto dello spettacolo Macario-Wanda Osiri in FOLLIE D'AMERICA

Si celebrano gli 80 anni dalla prima pubblicazione del fumetto "Macarietto e il canguro" su "Il Corrierino dei Piccoli" supplemento de "Il Corriere della Sera" disegnato da Manca nel 1938. Le pubblicazioni proseguiranno durante gli anni '40 e successivamente su "Il Monello" a partire dal 1957.

Si celebrano gli 80 anni dal primo grande film comico-satirico italiano IMPUTATO ALZATEVI! del 1939 di Mario Mattoli. La paradossale e funambolica comicità di Macario si arricchisce d'una recitazione convulsa che si inciampa nelle parole nelle quali Macario, storpiandole, inserisce la enne ovunque. Con la nuova parlata il comico torinese contagia tutta Italia e scoppia la macariofollia. Per esorcizzare la paura gli italiani entreranno in guerra chiamando cameNrata il camerata, fedeNrale il federale e MuNsoNlini Mussolini.

MACARIO CELEBRAZIONI 2020

Per celebrare i 40 anni dalla scomparsa, l'Associazione Culturale Erminio Macario con la collaborazione di Enti pubblici e privati, Musei e collezionisti, sta organizzando una MMM = Macario Mostra Multimediale itinerante. Nella esposizione: manifesti, locandine e fotobuste teatrali e cinematografici, programmi e brochure d'epoca, dipinti e disegni e caricature e fumetti originali e stampati. Ceramiche e oggettistica storica. Il baule teatrale di Macario e Wanda Osiris con costumi d'epoca. Copioni teatrali e cinematografici. Oggettistica proveniente dalle "serate d'onore", documenti di Macario, bozzetti di scene e costumi, rassegna stampa dal 1927 a oggi. Discografia, filmati e audiovisivi Rai.
Si prevede la realizzazione di un libro-catalogo.

Tutti coloro che sono in possesso di materiale cartaceo, oggettistico, discografico che andrebbe ad arricchire la MMM, possono proporre la loro disponibilità alla Macariocult contattandoci via email a info@macariocult.it - macariocult@tiscali.it - macariocult@gmail.com.

PREMIO SIMPATIA 2012 AD ALBERTO MACARIO
PER AVER ISTITUITO LA MACARIOCULT

Premio Simpatia 2012 ad Alberto Macario

Alberto Macario il 30 maggio riceve in Campidoglio il prestigioso Oscar Capitolino denominato "Premio Simpatia 2012" da Alessandro Nicosia, presidente di Comunicare Organizzando.

Video di presentazione al Premio simpatia

2017 - A 50 ANNI DALLA SCOMPARSA DI TOTO'

E' stata realizzata a Napoli la Megamostra Multimediale TOTO' GENIO curata da Vincenzo MOLLICA e Alessandro NICOSIA aperta al pubblico fino al 9 luglio 2017. La macariocult ha contribuito all' iniziativa con la documentazione cartacea del primo incontro avvenuto nel 1927 fra Erminio MACARIO e Antonio DE CURTIS.

1927 - IL FATTO

Nel 1927 MADAMA FOLLIA è una sontuosa rivista dell'impresario Achille Maresca allestita per il giovane comico in ascesa ERMINIO MACARIO. Ma Isa Bluette (www. Isa Bluette diva dimenticata) forte di una precedente clausola contrattuale richiede al comico torinese di rispettare il contratto assicurandogli il nome in cartellone. Maresca cede alla pretesa della Bluette di riavere Macario nella sua Compagnia a condizione che lo stesso Macario gli trovi un suo degno sostituto. Macario lo trova al Varietà Apollo un Caffè Chantant di Milano, introducendo così nel mondo della rivista TOTO'. Sempre nel 1927 dopo le tre riviste di Ripp e Bell'Amì TURLUTUTU' – I FRUTTI PROIBITI – A DISCO APERTO Macario a fine tournée decide di comune accordo con la Bluette uno scambio imprenditoriale. Isa Bluette passa dall'impresario Cav. Fiandra all'impresario Maresca mentre Macario da Maresca passa al Cav. Fiandra ottenendo la direzione artistica. Mentre da una parte Maresca allestirà per la Bluette una nuova edizione di MADAMA FOLLIA con cui debutterà al Teatro Lirico di Milano e le sarà accanto Totò che durante la stagione '27-'28 otterrà un grande personale successo su territorio nazionale, dall'altra Macario formerà Ditta con la giovanissima soubrette Titina passata anche lei quell'anno, come Totò, dal Varietà alle scene della rivista. La rivista si intitolerà ULTIMA ORA di Falconi e Biancoli. Finita la tournée con Totò, Isa Bluette ritorna a far Ditta con Macario e con lui effettuerà nel 1928 un viaggio a Parigi. Al loro rientro presenteranno per la prima volta al parco Michelotti di Torino quella che diventerà l'elemento strutturale essenziale adottato da tutti i Teatri di Rivista italiani per oltre 30 anni: la passerella. La passerella su cui oltre a Macario e Totò, diversi anni dopo sfileranno i nuovi comici Nino Taranto e Dapporto, Tognazzi e Vianello, Walter Chiari e Bramieri, Sordi e Manfredi con eserciti di soubrette e ballerine acclamate dal pubblico. Dirà Macario di Isa Bluette – E' stata la donna che mi ha insegnato a insegnare ad altre 1000 donne. La mia maestra. E di Totò –Era ora che il pubblico italiano d'oggi e soprattutto i giovani, lo riscoprissero e l'apprezzassero più di quanto la gente non l'abbia apprezzato da vivo. Unico nella sua arte.



Totò con... Macario www.tototruffa2002.it


GENTE –MACARIO storia di un comico- di Giuseppe Grieco 1970. 3° puntata

MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE - Dal 20 Ottobre 2017 al 18 Febbraio 2018 - NUOVA EDIZIONE DELLA MOSTRA TOTO' GENIO

Promossa da Roma Capitale - Assessorato alla Crescita Culturale - Sovraintendenza Capitolina ai Beni Culturali con la coproduzione di Istituto Luce Cinecità. In collaborazione con Rai Teche - SIAE - Archivio Centrale dello Stato. Organizzazione C.O.R. Creare Organizzare Realizzare.

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